Il regno di Carlo III, il primo della dinastia Borbonica, fu talmente grande da accogliere a Napoli addirittura un elefante indiano.
L’animale fu donato al sovrano nel novembre del 1742 dal sultano ottomano Mehmet V quando la corte turca venne in visita in città per stabilire accordi relativi alle rotte commerciali.
L’elefante indiano fu immediatamente portato nello zoo privato del sovrano nella Reggia di Portici dove visse in compagnia di altri animali esotici.
Il pachiderma destò subito lo stupore e la curiosità della corte e del popolo napoletano, tanto che gli fu affidata una guardia del corpo che divenne in breve tempo una celebrità!
L’anno successivo l’elefante debuttò anche come attore al Teatro San Carlo di Napoli nell’opera “Alessandro nelle Indie” e riscosse così tanto successo che le persone addirittura corrompevano le guardie del re pur di poterlo ammirare per pochi istanti.
Dopo 14 anni, a causa di una errata alimentazione, purtroppo l’elefante indiano morì e i suoi resti furono esposti nel Real Museo Borbonico ma la sua fama perdurò fino agli inizi dell’800, tant’è che le zanne furono trafugate e parte della pelle utilizzata per confezionare le calzature!
Oggi l’elefante riposa nel Museo Zoologico appartenente all’università Federico II.
Per tenervi compagnia… le vostre Cantastorie per un giorno!!!