Paolo consenziente all’uccisione di Stefano, si fece promotore per incarcerare altri discepoli di Gesù e con questo zelo si mise alla loro ricerca. Ma il Signore lo fermò sulla strada che portava a Damasco e su quella strada sperimentò la conversione: da persecutore divenne Apostolo.
Su quella strada disse:’ Chi sei, Signore?" E il Signore rispose:"Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ma àlzati e sta’ in piedi, perchè per questo ti sono apparso: per farti ministro e testimone delle cose che hai viste, e di quelle per le quali ti appariro ancora"
(Atti 26:15-16)
Il pericolo per i discepoli di Gerusalemme era questo uomo accecato dalla sua religione Paolo. Nessuno avrebbe mai immaginato che questo strumento di morte di sofferenze e persecuzioni, diventasse invece di salvezza. Gesù lo fece ministro, affidandogli il compito di essere luce per i pagani. Non si tirò indietro e vide molti aprire gli occhi alla fede è ricevere il perdono. Signore ti ringraziamo, tu con la conversione rendi la vita stupenda, che vale bene viverla, tu non lasci soli chi apre gli occhi a te e al Vangelo, tu sempre ci accompagni con il tuo amore, facendoci toccare con mano i miracoli della conversione. Grazi perche come prendesti Paolo, prendesti noi per non lasciarci più, grazie perché le nostre vite sono conservate nelle tue mani. Giovanni ci ricorda che non è ancora manifestato ciò che saremo… perché vedremo Gesù come egli è. (Gv3:1-3). Si inizia con la conversione e si arriva a Lui.
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